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Istituto Tecnico Agrario G. GARIBALDI

Macerata

classe V^ - diplomati nel 1972

30 anni dopo - 2002

(fila dietro) Riccioni, Storani, Tombesi, Bordoni, Gentili, Sancricca, Calamante, Tomassucci, Morelli, Spaccesi
(fila avanti) Marchegiani, Fermanelli, Mariani, Luisini, Arcangeli, prof. Giovannini, prof. Rinaldi (attuale Preside)

 

 

Il trentennale dei diplomati nel 1972 della V^A

 

 

Nel 2002 abbiamo festeggiato il 30ennale dei diplomati del 1972 della 5^A, con pranzo alla mensa della scuola agraria.

All'appuntamento c'erano:

Arcangeli Adriano, di Treia. Figlio d'armi. Il padre, generale dell'esercito, dirigeva la Caserma Corridoni di Macerata. Aveva un fratello più grande, anch'esso all'Agraria ed una sorella. Ricordo il padre, in divisa, che veniva spesso a prenderlo all'uscita di scuola. Qualche anno fa passeggiavo davanti la borsa merci di Bologna quando mi si accodò, quasi appiccicato, un individuo con una folta e lunga barba bianca, che poi mi superò guardandomi insistentemente e, fermatosi subito dopo, continuava a guardarmi fissandomi negli occhi. Pensai infastidito: ma che vuole questo? A mia volta lo superai, incurante, ma lui non sembrava demordere e affiancatosi di nuovo, chiese se avevo nulla da dirgli. Misi le mani in tasca per cavarne qualche spicciolo quando... mio Dio! Nooo...! Non poteva essere!!! Ma quegli occhi, quel sorriso,  seminascosti da quella barba lunga, fitta, imbiancata, che gli copriva completamente il viso... Poi quella pancia... Si, quell'enorme pancia! Ma non poteva essere lui. O forse si... O no? Lo guardai meglio: ma certo! era proprio lui. Simpatico e brillante, come sempre, salvo quei tanti chili accumulati in più e quella barbaccia da closcheur. Che piacere provai nel rivederlo. Successivamente venne in studio a trovarmi. Faceva il rappresentante di un'importante industria chimica, operante nel settore dell'agricoltura, del nord, dove anch'esso s'era trasferito.  Cosicché lo ingraziai a mio suocero, commerciante di prodotti agricoli. Successivamente l'ho perso di vista... unitamente all'ex suocero.

Bordoni Giuseppe, di Mogliano. Tipo mite, riflessivo, fondamentalmente buono. Non l'ho mai visto arrabbiarsi nei cinque anni trascorsi insieme. Una prestigiosa carriera nel Corpo Forestale dello Stato, dove credo abbia raggiunto il vertice. L'ho rivisto sporadicamente alcune volte e, in un'occasione, nel suo ufficio di P.za Mazzini a Macerata, nell'ex casa del Fascio, ancor più alto e robusto, bardato della sua bella uniforme.

Calamante Gianni, di Treia. Lo chiamavamo Lu viancu, per via della sua carnagione chiara. Per anni Presidente del Collegio dei Periti Agrari di Macerata, svolge la libera professione.

Fermanelli Alfredo, di Macerata. Si studiava qualche volta insieme in casa sua in V.le Carradori. Oggi è un affermato dirigente della Regione Marche.

Gentili .... Se mai l'ho saputo, visto che a scuola ci si chiama per cognome (deformazione derivante dall'appello che fanno i professori) non ricordo il tuo nome, ma nemmeno quello che fai.

28/5/2012 - Ansé (Tomassucci) mi informa che ti chiami Giorgio e che (nientedemino!) sei preside alle medie. Mé cojoni!!

Luisini Arcangelo. Ha un ingrosso di cancelleria a Civitanova. Verrà presto ad abitare dalle mie parti, dove sta costruendo una casa.

Mariani Alberto.  Svolge la libera professione specie nelle costruzioni. Ricordo le mega magnate de salamittu a casa sua quando lo andavo a trovare, anche per studiare in quel di Cantagallo a Pollenza. Ci si vede spesso.

Marghegiani Ettore, di Treia.  Dirigente dell'Ente di Sviluppo delle Marche.

Morelli Antonio. Ha un'affermata agenzia immobiliare in Via Carducci, a Macerata. Amico fraterno sin dal primo, nel quinquennio è sempre stato compagno di banco di Elisa Melchiorri, in prima fila. Io, insieme a Titomanlio, gli siamo stati sempre dietro. Lui copiava da Elisa, la più brava e diligente della classe, poi passava a me, che gli ero dietro, ed io passavo a Titomanlio. Quanto dobbiamo alla cara Elisa!

Riccioni ... Senti un po' Riccio': non me ricordo ne che fai ne come te chiami de nome. Ma non te l'avé a male. E' l'età  che fa brutti scherzi! Se 'tte rvedi su stu situ, manneme 'na mail che te aggiorno!

28/5/2012 - Grazie Ansé, certo che si chiamava Alfredo, come penso ancora lo chiamino (gli altri).

Sancricca Pietro. Anche per te vale quanto detto a Riccioni e Gentili.

Spaccesi Giorgio, di Macerata. Era il capoclasse, per via della sua corpulenza. Abbiamo studiato qualche volta insieme a casa sua jo lì Cappuccì Vecchi. Svolge la libera professione e insegna.

Storani Sandro. Ha lavorato come fattore presso l'azienda agraria del Conte Degli Azzoni di Montefano. Imperterrito scapolo, ci si trova di tanto in tanto a casa di amici comuni.

Tomassucci Anselmo. Detto GnàGnà per via della sua provenienza da Sarnano, dove sgorga l'acqua di San Giacomo (appunto: Gnà.. Gnà). Da sempre impiegato alla CCIAA di Macerata. Ha moglie e figli ed è sempre stato il promotore delle iniziative di ritrovo ed incontro post-diploma.

 

mentre mancavano:

 

Elisa Melchiorri, affermato medico all'Ospedale Civile di Macerata, scomparsa prematuramente da alcuni anni;

Guido Titomanlio, trasferito a Carife (Avellino), dove ha una sua farmacia. L'ho rivisto in sporadiche occasioni nell'edicola di Pippo, punto di ritrovo di alcuni di noi, o nel piazzale della stazione di Macerata, dove abitava con la famiglia;

Stefano Ciccioli, anche lui farmacista prima a Roma, ora mi sembra ad Ancona, mai più visto;

 

Carini, che sembra si dedichi alle corse d'auto e attività similari. Venne a trovarmi in studio qualche tempo fa;

 

Rastelli, impiegato al Comune di Macerata, con il quale mi rivedo spesso;

 

Tadolti, che fa il rappresentante di prodotti agricoli e lo trovi alla borsa merci di Macerata il mercoledì (giorno di mercato);

 

Di Stefano, che possiede un'azienda agraria in quel di Rapagnano (AP) e che ho rivisto in alcune occasioni;

 

Borghetti, di cui non so niente ed ho dimenticato persino il volto.

 

 

Gli acquisiti e i lasciati nel quinquennio

 

Bottegoni di Osimo, figlio d'arte (il padre era un noto fattore); lo acquisimmo in terzo e lo lasciammo in quarto. Ogni giorno veniva con una barzelletta nuova che ci raccontava facendoci crepare dal ridere. Allegro, divertente, solare, un giorno mi invitò a casa sua e mi fece conoscere (furtivamente) la parrucchiera di Passatempo che, a suo dire, "ci stava". E così fu e tanto ci stette che finì, dopo nove mesi, che si ritrovò padre e marito. La distrazione gli costò un anno di studi; per contro prese il resto, a "cancello chiuso". Mi battezzò "il cammelliere" per via dei miei capelli ricci e neri che danno (davano, ora sono bianchi!) tanto d'arabo.

Cipolletti di Morrovalle, compagno di studi dal primo al quarto, ora farmacista. Non l'ho più visto. Ma che fine avrà fatto? E l'erbario che facemmo insieme? Io l'ho buttato poco tempo fa, quando l'ho ritrovato in soffitta semi putrefatto tra i libri di scuola.

Francioni Gianni, insime in I° e IV°. Siamo amici, anche di sventura (entrambi separati). Divenne vigile urbano nel comune di Macerata. Ora è imboscato in un ufficio dello stesso comune.

Giannini (Pippo) di Macerata. Chi non lo ricorda? Buono, sempre disponibile. Quante sigarette gli ho scroccato! Il padre aveva l'edicola di giornali in Via Don Bosco, davanti il seminario. Ha lavorato per lungo tempo all'anagrafe del comune di Macerata, poi al settore acquedotto. Ora è in pensione. Grande amico di Titomanlio e di Raparo.

Giuseppetti di Macerata. L'ho rivisto una sola volta, molti anni dopo il diploma.

Maroni Stefano di Macerata, acquisito in terzo e lasciato in quarto. Ci siamo ritrovati negli anni successivi perché svolgiamo la stessa professione.

Mastrocola di Loro Piceno (?). Che tipo! Alto, grosso, sorridente. Non l'ho più rivisto.

Olivari da Cuneo, terzo e quarto insieme. Quella sua parlata strana... E Bottegoni che gli faceva il verso. Quante risate! Anche lui sorridente e simpatico, mai più visto.

Pizzarulli di Belforte. Eravamo molti amici, insieme a Mariani. Ricordo che un giorno andai a trovarlo a casa sua. Voleva diventare agente del Consorzio Agrario e ci riuscì. Oggi è agente della sede del Consorzio Agrario di Matelica.

Raparo Guido di Macerata. Prendevamo l'autobus dell'ITA tutte le mattine, alla fermata davanti lo Sferisterio, insieme a Pippo. Veniva sempre accompagnato dal padre, che lavorava all'anagrafe del comune di Macerata. E' impiegato al comune di Colmurano.

Sgariglia di Macerata. E' stato con noi solo in terzo.

Squadroni di Civitanova Marche. E' stato con noi in primo ed in secondo. Il padre aveva una piccola industria di mangimi a Sant'Elpidio, lungo l'adriatica, da anni dismessa. L'ho incontrato in qualche occasione e, ultimamente, ad un funerale di un suo parente che è anche padre di un mio carissimo amico.

 

 

Chi l'ha visti?

 

 

Molti colleghi hanno fatto perdere completamente le loro tracce ed anche i loro volti sono stati da me dimenticati.

Essi sono:

Alimento, Antolini, Bedini, Braca, Chiumenti, Fiorini, Foglia, Iesciani, Marchesini, Massimiliani, Micucci, Rossi, Saracca, Sbriccoli, Tarli.